Illustrazione tratta dal都風俗化粧伝 (Miyako fuzoku kewaiden) “Manuale di cosmetica nella capitale” – 1813 ca.

J-Beauty: cura di sé e delicata prevenzione

Sin dai tempi antichi, in Giappone la bellezza è una naturale conseguenza di uno stile di vita sano ed equilibrato. Secondo quello che oggi chiamiamo "approccio olistico" — un metodo che analizza l’essere umano nella sua totalità — i giapponesi sanno che un benessere duraturo coinvolge corpo, mente e spirito all’unisono.

La skincare giapponese o J-Beauty è molto più di una semplice routine: è un rituale volto non solo a migliorare l'aspetto della pelle, ma a prendersi cura di sé attraverso gesti quotidiani, consapevoli e orientati alla prevenzione.

Anche per questo noi di warew abbiamo scelto come logo uno specchio a mano, simbolo non solo di bellezza femminile e cura di sé, ma anche della pelle in quanto specchio del nostro benessere interno e organo che riflette le nostre emozioni verso l’esterno. 

Il logo warew assume la forma di uno specchio a mano, simbolo della bellezza ed elemento di corredo per la sposa giapponese

La skincare diventa così un esercizio consapevole, un rituale di cura personale dalla gestualità naturalmente aggraziata, che alimenta la bellezza dall'interno, oltre che in superficie.

L'obiettivo principale è la prevenzione, un concetto che per i giapponesi si traduce in pratiche quotidiane come:

1. una dieta equilibrata
2. la protezione costante dai raggi UV
3. semplici massaggi facciali come il nostro Bright Lift Drainage, da fare da soli a casa durante l’applicazione dei prodotti
4. prodotti di skincare — come quelli di warew — che lavorano in armonia con le funzioni fisiologiche della pelle, rispettandole e promuovendo il naturale ciclo di rigenerazione cellulare.

Questo approccio è reso possibile anche grazie a una selezione mirata di ingredienti naturali, tramandati dalla millenaria tradizione medicinale giapponese, unita oggi alle più avanzate tecnologie cosmetiche.

La doppia detersione dal periodo Edo ad oggi

La J-Beauty affonda le sue radici nel periodo Edo (1603-1868), quando la classe nobile giapponese, desiderosa di distinguersi ed elevarsi al di sopra del popolo, praticava la detersione della propria persona, e dunque anche del viso, quasi come un rituale di purificazione shintoista.

Questa profonda pulizia, basata già allora su oli naturali come quello di crusca di riso, divenne nel tempo un rituale distintivo e radicato nella cultura popolare. Successivamente si aggiunsero agenti schiumogeni vegetali, dando origine a ciò che oggi conosciamo come doppia detersione, introdotta già nel periodo Edo da geisha e attori del teatro Kabuki che avevano necessità di rimuovere facilmente il loro pesante trucco di scena.

Il trucco tradizionale della geisha (芸者, letteralmente "artista, persona che intrattiene") è costituito da uno spesso strato di colore bianco su viso e collo, sopracciglia scure sottili e la bocca dipinta di rosso 

Concetto di recente diffusosi anche in Occidente, la doppia detersione ha l’obiettivo di eliminare efficacemente e con delicatezza i vari strati di impurità che si depositano sul film idrolipidico della pelle, lo strato di sebo che ci protegge dagli agenti esterni: ciò è importante soprattutto nelle città dove inquinamento e smog sono parte della vita quotidiana.

Nel rituale warew, la doppia detersione si compone di due fasi:

1. Detersione oleosa con il warew Cleansing Oil, un olio setoso a base di crusca di riso giapponese che scioglie il sebo e rimuove le impurità atmosferiche, la polvere e il trucco accumulati durante la giornata.
2. Detersione schiumogena con la warew Washing Foam, una schiuma soffice ma densa che agisce come un micro-scrub di bolle, lasciando la pelle perfettamente pulita e pronta a ricevere i trattamenti successivi.
   

La doppia detersione è perfettamente in linea con la filosofia giapponese della cura di sé: non si tratta solo di pulire superficialmente, ma di accudire la pelle con rispetto e attenzione, ritagliandosi ogni giorno un momento dedicato al benessere personale. La pulizia del viso riflette quindi una purificazione interiore.

La prevenzione nella skincare giapponese non è vissuta come un sacrificio, ma come un autentico gesto d’amore verso sé stessi: piccoli rituali quotidiani che, con il tempo, costruiscono una pelle sana, luminosa e piena di vitalità.